Per la redazione di una relazione sismica, la caratterizzazione geofisica dei terreni costituisce il punto di partenza per quantificare il fenomeno di amplificazione sismica del sottosuolo legato alla natura dei depositi.
La conoscenza della sismicità dell'area e degli effetti di sito, unitamente agli esiti delle indagini sismiche permettono la ricostruzione di un modello sismo-stratigrafico locale, ossia uno schema rappresentativo dei diversi valori di velocità delle onde di taglio Vs nel sottosuolo (secondo NTC 2018 §3.2-7.11 e Circolare OGRV n° 2/2020).
Studio della sismicità storica dell’area e individuazione della pericolosità sismica di base del sito con valutazione della presenza di elementi geologici e geomorfologici di amplificazione sismica
Predisposizione del piano di indagini sismiche (e geotecniche qualora non presente un modello geologico di riferimento)
Elaborazione dei dati mediante specifici programmi di calcolo e definizione del modello sismo-stratigrafico con attribuzione dei valori di velocità delle onde sismiche S a ogni strato di terreno
Valutazione dell’approccio di calcolo, semplificato o rigoroso, di Risposta Sismica Locale (RSL) secondo la stratigrafia, eventuali effetti di sito e rilevanza dell’opera in termini di funzioni pubbliche o strategiche (rif. Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 3685 del 21 ottobre 2003
Assunzione della categoria di sottosuolo (NTC2018 §3.2.2.) ovvero determinazione della curva di amplificazione secondo diversi stati limite (NTC 2018 §7.11.3.)